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14 Lug 2014
La Commissione ha chiesto formalmente ad Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito, membri di sei diversi blocchi funzionali di spazio aereo (Functional Airspace Blocks - FAB), di migliorare i loro FAB, che costituiscono uno spazio aereo comune organizzato attorno ai flussi di traffico anziché ai confini nazionali. I FAB rappresentano un passo fondamentale verso un sistema di trasporto aereo europeo più efficace, meno costoso e meno inquinante.
Siim Kallas, Vicepresidente e Commissario per i Trasporti, ha dichiarato: "Dobbiamo superare definitivamente i confini nazionali nello spazio aereo europeo. I blocchi funzionali di spazio aereo sono elementi necessari e fondamentali del cielo unico europeo. Al momento questi spazi aerei comuni esistono solo sulla carta, sono istituiti formalmente ma non sono ancora operativi. Esorto gli Stati membri a essere ancora più ambiziosi e a promuovere l'attuazione del cielo unico."
Tutti gli Stati membri dell'UE avrebbero dovuto avere reso operativi i rispettivi blocchi funzionali di spazio aereo entro il 4 dicembre 2012 in conformità al regolamento (CE) n. 550/2004. Il FAB tra Italia, Grecia, Cipro e Malta (BLUEMED) deve essere ancora formalmente istituito, mentre gli accordi tra Stati che istituiscono il FAB tra Austria, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Croazia (FABCE), il FAB tra Bulgaria e Romania (DANUBE), il FAB tra Lituania e Polonia (BALTIC), il FAB tra Spagna e Portogallo (SOUTHWEST) e il FAB tra Regno Unito e Irlanda sono entrati in vigore.
I progressi effettivi compiuti sulla riorganizzazione dello spazio aereo di questi FAB e sull'efficacia dei loro servizi di navigazione aerea sono stati lenti. Ciò significa maggiori ritardi, maggior consumo di carburante, e quindi maggiori emissioni di gas a effetto serra, e costi più elevati per le compagnie aeree. Con le odierne lettere di costituzione in mora la Commissione chiede agli Stati membri di agire al fine di ottimizzare l'attuazione dei FAB e dei servizi di navigazione aerea.
Inoltre, la mancanza di progressi in materia di FAB ostacola la piena attuazione del cielo unico europeo, che, a sua volta, genera inefficienze nell'intera gestione del traffico aereo europeo per il 30-40% dei costi di navigazione aerea e dei diritti riscossi in Europa. Ciò rappresenta una perdita di circa 5 miliardi di euro l'anno. Inoltre, ciò ha un impatto negativo sui miglioramenti pianificati sotto il profilo della sicurezza nel cielo unico europeo.
Contesto
La normativa sul cielo unico europeo stabilisce che gli organismi nazionali di controllo del traffico aereo collaborino in nove FAB regionali, al fine di migliorare l'efficienza, tagliare i costi e ridurre le emissioni. L'istituzione di questi blocchi comuni di spazio aereo è organizzata in base ai flussi di traffico e non ai confini nazionali, il che comporta miglioramenti sul piano dell'efficienza.
Il sistema dei FAB è un passo fondamentale per giungere a uno spazio aereo unico che riduca la frammentazione lungo i confini nazionali nella gestione del traffico aereo. La creazione di un adeguato sistema di blocchi funzionali di spazio aereo porterà i seguenti benefici:
norme di sicurezza più elevate: dando la possibilità agli aerei di volare senza preoccuparsi di dover varcare diverse frontiere, i blocchi funzionali di spazio aereo elimineranno il rischio di interferenze alla frontiera e incongruenze nazionali nelle procedure di sicurezza.
Riduzione dei costi e del consumo di carburante: permettendo agli aerei di operare su rotte più lineari ad altitudini migliori, i FAB dovrebbero consentire di risparmiare carburante e ridurre i ritardi. A sua volta, ciò permetterà di migliorare il servizio fornito ai passeggeri, di apportare benefici all'ambiente in termini di inquinamento acustico e di emissioni e di ridurre il costo dei voli, nell'ordine di diversi miliardi di euro all'anno.
Questi vantaggi indicano che i FAB sono assolutamente necessari per il successo del cielo unico europeo e rappresentano un importante elemento del mercato unico, che consente ai cittadini di viaggiare, vivere e lavorare liberamente in qualsiasi paese dell'Unione.
L'articolo 9 bis del regolamento (CE) n. 550/2004 esigeva la piena attuazione dei FAB, definiti all'articolo 2, paragrafo 25, del regolamento (CE) n. 549/2004, da parte di tutti gli Stati membri dell'UE entro il 4 dicembre 2012, con il duplice obbligo di consentire un utilizzo ottimale dello spazio aereo, per quanto riguarda la capacità e l'efficienza dei voli, e di fornire servizi di navigazione aerea ottimali in tutta l'UE.
Prossime tappe
Dopo il FAB dell'Europa centrale (FABEC) in aprile, sono ora i FAB BLUEMED, DANUBE e FABCE a ricevere le lettere di costituzione in mora della Commissione.
In seguito all'invio delle lettere di costituzione in mora, gli Stati membri dispongono di due mesi per reagire e inviare le proprie considerazioni. Su tali basi la Commissione europea può decidere di emettere o no un parere motivato a norma dell'articolo 258 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
Fonte: COMMISSIONE EUROPEA